L’importanza del contenuto, della lunghezza e del target nell’email marketing

Oggi voglio parlarti delle email, uno strumento che è da sempre imprescindibile in ogni mia strategia di digital marketing e che spero lo sia anche nelle tue; se così non fosse, sappi che ti stai perdendo delle grossissime opportunità.
Quando devo pianificare l’invio di email con i miei clienti, all’inizio mi capita spesso che mi venga chiesto: ” quando deve essere lunga la mail?” oppure “come posso impostarla per migliorare il tasso di apertura e di conversione?”.
Bene, in questo post ti spiego quelle che sono secondo me le accortezze per una corretta strategia di ottimizzazione.

Quando devo inviare una mail per una campagna di email marketing, la prima cosa che faccio di solito è buttare giù le idee come prima bozza su un taccuino e poi su un documento Word.
Non inizio a buttare giù la bozza direttamente nei programma di email marketing / newsletter perché questi sono impostati in un formato molto diverso rispetto a un documento di parole vuoto. Non so se lo fai anche tu ma è una tecnica che potresti seguire per iniziare a costruire il tuo modello di email marketing in modo da poter avere una prospettiva migliore mentre scrivi.

Il problema

Quando poi trasferisco il testo dal documento al modello/software di email marketing, mi rendo spesso conto di aver scritto un po troppo, o così almeno mi sembra, e mi pongo le seguenti domande:

  • E’ realmente troppo questo testo?
  • Qual è la lunghezza perfetta per questa campagna di email marketing?
  • E cosa dovremmo imparare da queste informazioni una volta scoperto che la lunghezza perfetta di una newsletter e-mail di trasmissione per una settimana casuale a febbraio è di 247 parole?

L’analisi

Iniziamo la nostra analisi con le prime due domande, che rappresentano le due facce della stessa medaglia. 

La risposta è molto semplice:
Per sapere se un’email è troppo lunga basta che guardi il CTOR – click to open rate.
Questa metrica di coinvolgimento ci mostra quanti dei destinatari hanno interagito con la tua email dopo averla aperta.

È un modo importante di analizzare la tua email perché a differenza della percentuale di clic generale che si combina in altri fattori (vale a dire, tassi di consegna e tassi di apertura), il CTOR è un indicatore importante per sapere se il tuo invito all’azione è chiaro, convincente, e che quindi converte.

E questo è il punto principale. Devi assicurati che la tua mail convinca qualcuno a fare click sul tuo sito e ad agire di conseguenza, lunga o corta che sia. Devi testare.
Facciamo un esempio:
Se il tuo obiettivo è ad esempio che i tuoi lettori effettuino un rapido acquisto di una tazza di caffè, allora basta una foto con il prezzo di vendita. Potrebbe essere sufficiente.
Tuttavia, se stai cercando di vendere qualcosa di un po’ più elaborato, assicurati di “riscaldare” il tuo pubblico prima di farlo cliccare sul tuo sito. Un pubblico caldo sono quegli utenti che ti conoscono già, che conoscono il tuo brand, i tuoi contenuti. Si fidano di te.
Un pubblico “freddo” non compierà mai quel’azione! Un eventuale click da un utente “freddo” poi difficilmente porta ad una conversione come ad esempio ad una vendita.

Il click ce lo dobbiamo guadagnare con il tempo.

Non puoi iniziare un’e-mail con “Caro Pinco Pallino, fai clic qui. Addio.” Piuttosto, l’invito all’azione principale deve essere ulteriormente ridotto e adottato solo dopo aver istruito il tuo lettore sulle informazioni che desideri comunicare.
In una corretta strategia di email marketing quindi devi testare, testare e testare. Fare invii a fifferenti tipologie di pubblico dopo aver targhetizzato gli utenti, dividendo i test e scoprendo la lunghezza perfetta per la tua newsletter settimanale. Ti rendi conto che 250 parole funzionano meglio di 350 parole. (So ​​che è così, almeno per uno dei miei clienti.)
Allora, cosa fai?

Ecco tre cose che devi assolutamente fare:

Clonale.
Se stai scrivendo le email assicurati di continuare a usare la stessa lunghezza. Ricorda, siamo creature abituali.

Continua a testare
Non riposare mai sugli allori. Annota quale dovrebbe essere il CTR previsto, quindi assicurati di continuare a ottenere questi risultati. Se i risultati vacillano, rivedi i tuoi appunti e le tue strategie.

Perché è importante la lunghezza della tua e-mail